Preparare le pareti alla tinteggiatura: carteggiatura, stuccatura o rimozione di carta da parati, tutte operazioni attuabili facilmente.
Prima di tinteggiare casa: come preparare le pareti
La tinteggiatura delle pareti è uno di quei lavoretti che si possono fare anche da soli. Ma prima
di pitturare una parete è fondamentale che essa sia adeguatamente preparata,
pulita, omogenea e ben asciutta. La preparazione è costituita da una serie di
operazioni preliminari.
Questo tipo di lavoro produce molta sporcizia, per cui è necessario spostare tutti
i mobili in un'altra stanza o almeno raggrupparli al centro e ricoprirli con
teli di plastica. Dovrai anche togliere le tende e proteggere i pavimenti con
fogli di plastica, vecchi giornali o appositi tappetini adatti allo
scopo. Occorre staccare la corrente elettrica, smontare le placche degli
interruttori e delle prese, provvedendo a ricoprirli con nastro di carta
per proteggerli dai successivi trattamenti.
Carteggiare muro prima della tinteggiatura
Naturalmente, la preparazione all'imbiancatura
delle pareti varia a seconda dello stato oggettivo delle superfici
parietali. Nel caso di muri nuovi, con intonaco applicato da poco, in
genere non è necessario effettuare particolari trattamenti. Tuttavia, può capitare
che in fase di essiccazione si formino cristalli salini che assumono
l'aspetto di polvere bianca. In questo caso è necessario spazzolare bene
la superficie fino a quando non risulti perfettamente pulita.
Se, invece,
analizzando la superficie murale risultassero parti ruvide, bisogna
carteggiarle con carta vetrata a grana fine. Per questo tipo di superficie
sono ideali le idropitture che lasciano traspirare il muro. Se invece si
preferisce utilizzare un prodotto impermeabile, smalto o tappezzeria, bisognerà
aspettare almeno 3 mesi dall'intonacatura. Nella maggior parte dei casi ci si
trova a dover trattare pareti esistenti già tinteggiate: in tal caso è
sufficiente pulire bene la superficie prima di tinteggiarla, ma solo dopo
aver eliminato l'eventuale muffa e stuccato le crepe.
Se la tinteggiatura esistente è di tipo ruvido andrà
completamente asportata con l'apposito attrezzo a vapore o con uno
sverniciatore chimico.
Attrezzatura per la preparazione all'imbiancatura delle pareti
Prima di accingersi alla preparazione per una nuova
tinteggiatura, è opportuno assicurarsi di avere a disposizione tutto
l'occorrente:
- per lavare le pareti, una spugna o un panno, meglio una spazzola per
le superfici ruvide;
- detersivo o sapone per rimuovere sporco e grasso;
- carta vetrata da usare bagnata sulle superfici tinteggiate e
asciutta su quelle ruvide;
- uno sverniciatore per le superfici ruvide;
- un liquido per staccare i parati;
- uno staccaparati a vapore che si può anche noleggiare;
- una spatola larga per raschiare sia carta che vernici;
- una spazzola metallica dura per intaccare i parati e
renderne più semplice il distacco;
- stucco per riempire crepe e fessure;
- una spatola a lama larga e una a lama più stretta per stuccare;
- un pennello pulito per spolverare e svuotare crepe;
- un preparato antimuffa o semplice candeggina per rimuovere le
macchie di muffa.
Rimozione di tinteggiature prima di ridipingere
Per lavare le pareti tinteggiate, si può
adoperare un panno morbido imbevuto con una soluzione di acqua calda e
sapone o detersivo in polvere. Si procede partendo dal soffitto e per i muri,
dal basso verso l'alto. Si sciacqua poi sempre con acqua calda e si
lascia asciugare. Se la parete è verniciata a smalto, va anche carteggiata
con carta a grana fine.
Le pitture a
rilievo possono essere rimosse anche utilizzando l'utensile a vapore che
si usa per staccare i parati. In questo modo, la pittura si ammorbidisce e può
essere staccata come se fosse tappezzeria.
Esistono anche sverniciatori appositi per queste pitture. Vanno
applicati con un pennello piatto e lasciati asciugare, dopodiché la vernice può
essere asportata con una spatola morbida. Successivamente la parete va
sciacquata con acqua fredda.
Per rimuovere pitture a tempera, occorre lavare le pareti con acqua calda,
usando una spazzola a setole dure e cambiando l'acqua ogni volta che si
fa torbida. Bisogna sciacquare sempre con acqua calda. Poi si potrà carteggiare con
carta vetrata a grana fine e passare una mano di fissativo, prima di
tinteggiare finalmente le superfici murali.
Se le pareti sono molto rovinate, può rendersi necessario utilizzare degli appositi sverniciatori o anche idropulitrici professionali noleggiabili.
Stuccatura di crepe e fori prima di imbiancare casa
Nel caso in cui sussistano crepe e fori, vanno ben stuccati prima
di procedere alla tinteggiatura. Si raschiano le zone danneggiate, in modo
da asportare tutte le parti che tendono a staccarsi. Quindi si
spolvera con un pennello la crepa, si procede a carteggiare e inumidire in
modo che non risulti troppo asciutta, magari usando un vaporizzatore. A questo
punto, si applica lo stucco con una spatola, prima con movimenti
trasversali alla crepa e poi in senso inverso. Se la crepa è profonda, la stuccatura va
ripetuta più volte, avendo cura ogni volta che lo stato precedente sia ben
asciutto.
Nell'ultimo passaggio
è meglio abbondare con lo strato, poiché, a essiccazione avvenuta, se
esso risulterà eccessivo, potrà sempre essere carteggiato fino a
ottenere una superficie perfettamente liscia.
Le zone stuccate di recente tendono ad assorbire più pittura delle
altre e ad assumere un colorito grigiastro. Per ovviare a questo
inconveniente, si può passare prima uno strato di isolante oppure un
paio di mani della stessa pittura che si userà per l'intera
parete.
Rimozione di carta da parati prima di dipingere casa
L'asportazione della tappezzeria può avvenire soltanto bagnandola completamente
in modo che il collante si sciolga. Questo lavoro produce molta sporcizia,
quindi è consigliabile munirsi di pattumiera o sacchi per la spazzatura.
Si può usare una spugna o un vecchio pennello per bagnare la parete con acqua
calda e liquido stacca-parati. Meglio ancora se si dispone dello specifico
attrezzo stacca parati a vapore.
Si infila quindi la spatola in
una giuntura dei parati per poterli staccare, avendo cura di non scalfire
il muro. È bene non insistere sui punti più tenaci: sarà opportuno bagnarli
nuovamente finché sarà più facile staccare le strisce di carta da parati.
Nel caso delle tappezzerie lavabili,
invece, poiché idrorepellenti, bisognerà intaccarle in alcuni punti,
per permettere al liquido stacca parati di penetrare nelle
parti sottostanti. Si può usare a questo scopo una spazzola di ferro, ma
facendo attenzione a non scalfire il muro.
Le tappezzerie viniliche sono composte invece di due strati.
Quello superiore si stacca semplicemente usando l'unghia e tirandolo
da un angolo a pavimento.
Lo strato inferiore, invece, se è
in ottime condizioni, può essere addirittura tinteggiato direttamente.
Ad ogni modo, la soluzione più professionale è sempre quella di rimuovere
tutto. I residui di carta rimasti attaccati vanno rimossi con carta
vetrata a grana grossa.
Per rimuovere, invece, i residui di
colla, si lava il muro con acqua e detersivo, si carteggia con carta
vetrata a grana fine e poi si spolvera, prima di passare il fissativo e
l'idonea pittura per pareti interne.
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